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Le loro esibizioni non sono più semplicemente concerti, ma veri e propri spettacoli.

Nel giugno del 2009 il gruppo partecipa al concorso internazionale “Solevoci Contest” di Varese. L’esperta giuria dà ragione all’entusiasmo del pubblico circa lo stile, la maturità e la presenza scenica del gruppo; Francesca Martra viene premiata quale “Miglior direttore” della manifestazione.

Nel 2010 il coro Gli Amici di Giò, intanto diventati Associazione culturale, organizzano e promuovono il primo Winter Vocal Festival. Si tratta di un azzardo: portare la musica a cappella, quella interpretata da sole voci, sul palco di un pubblico ampio e diversificato. La scommessa sembra vinta.

Da allora la manifestazione si è riproposta col suo appuntamento annuale, in un crescendo di pubblico e di consensi tale da ambire a essere il primo festival nazionale di musica a cappella.

L’occasione del Winter Vocal Festival diventa anche il contesto per ricordare colui che ha dato il via alla storia degli Amici di Giò, Giorgio Tesio. Ogni anno, infatti, il festival ospita il concerto “Una canzone per Giò”, il tributo che il gruppo dedica al loro amico. Il Winter Vocal Festival prende vita nel 2010 dall’impegno dell’Associazione “Gli Amici di Giò” nel voler promuovere e portare a conoscenza del pubblico più ampio la musica a cappella.

Associazione corale Gli Amici di Giò

via Roma 4, San Secondo di Pinerolo - TO

 

Gli Amici di Giò nascono come coro nel 1998 a seguito della tragica scomparsa dell’amico musicista Giorgio Tesio, con lo scopo non solo di ricordare la figura del giovane, ma soprattutto di trasformare le ambizioni di allora in un progetto in divenire capace di entusiasmare un pubblico sempre più vasto e diversificato.

Il progetto iniziale, partito come impulsiva riscossa alla scomparsa dell’amico Giorgio, inizia presto a prendere una forma identitaria propria. I brani interpretati vengono arrangiati e armonizzati secondo uno stile sempre più caratteristico che porterà il gruppo, da lì a non molto, alla decisione di abbandonare del tutto l’utilizzo di strumenti musicali d’accompagnamento per specializzarsi nella musica solo cantata. Dal genere gospel allo spiritual, dalla musica leggera al pop, dal jazz alle colonne sonore di film: tutto questo si raccoglie nello stile inconfondibile proprio degli Amici di Giò.

Lo spirito degli Amici di Giò rimane tuttavia immutato nel tempo: darsi una veste dinamica, mai chiusa in un cliché predefinito che rischierebbe di portarli presto allo scioglimento e alla fine del sogno di portare con sé il ricordo del caro Giorgio. Cambiano i brani e il modo di interpretarli, cambiano i componenti del gruppo e il loro numero – arrivando a contare venti elementi – ma ciò che resta immutato è il loro stile e la perenne passione per la musica.Il percorso degli Amici di Giò è tutto in divenire, e li porta negli anni a partecipare a numerosi concerti che hanno registrato il giudizio sempre favorevole del pubblico e della critica.

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